Anas Villafranca e Bonavigo collaborano e arrivano i ringraziamenti di "Famiglie in Rete".
22/01/2019
Le sedi dell’Associazione Nazionale di Azione Sociale della provincia scaligera fanno sinergia, ed è proprio da questa che è scaturita l’idea di aiutare un’associazione che da anni opera nel territorio villafranchese e che di aiuto ne ha bisogno come tutte le no profit che si autofinanziano e portano avanti progetti per la comunità solo con la forza delle proprie braccia. È l’associazione Famiglie in Rete di Villafranca che in occasione delle ultime festività si è vista recapitare numerosi giocattoli da utilizzare per le attività ludiche della struttura, una novità tanto inaspettata quanto gradita che è sfociata in un’accorata lettera di ringraziamenti che il Presidente di F.I.R. ONLUS ha rivolto alla sede Villafranchese dell’Ente del Terzo Settore ANAS di cui si riporta di seguito un passaggio:
"Gentile Associazione con la presente lettera intendo esprimere i più calorosi ringraziamenti per la collaborazione con la nostra associazione FAMIGLIE IN RETE di VILLAFRANCA con l’associazione A.N.A.S. Zonale Villafranca di Verona, che attraverso l’interessamento del Sig. BALDAN IVANO, si è fatto tramite per la donazione di materiale didattico e giochi per i nostri piccoli frequentatori dello spazio di accoglienza."
Plauso per l’attività posta in essere dalle sedi territoriali anche da parte del portavoce regionale ANAS Francesco Bitto (a sinistra nella foto con Baldan) che ha tributato i proprio personali ringraziamenti ai volontari che costantemente operano nei territori.
L'Associazione FAMIGLIE IN RETE ONLUS da diversi anni opera nel territorio Villafranchese e si occupa di creare un ambiente sano di crescita per diversi bambini stranieri, gestendo la merenda pomeridiana dopo il doposcuola e uno spazio di accoglienza con varie attività. In particolare nell'anno 2017/2018 siamo arrivati a seguire 40 bambini con le rispettive famiglie, la nostra attenzione si è attivamente concentrata sullo spazio di ascolto per famiglie creando:
• un osservatorio permanente di rilevazione dei bisogni effettuato dall' operatore d'ascolto;
• un modello operativo per cui le famiglie, in relazione fra loro possano diventare autonome e
promotrici di altre forme d'aiuto;
• momenti di condivisione tra famiglie italiane e straniere per favorire l'integrazione;
• un laboratorio linguistico dei ragazzi aperto su invito ai genitori e familiari;
• una rassegna cinematografica per ragazzi e genitori accompagnata da discussione e momento
conviviale, supportato dalle mediatrici culturali.
In queste attività è supportata da diversi volontari e ultimamente anche da adolescenti dai 16 ai
19 anni, cresciuti nel proprio centro che ora sono una grande ricchezza.